lunedì 5 luglio 2010

Il rispetto delle regole ed il mal di pancia altrui. Ovvero: a quando l'operazione gabbiani puliti a Catania?

E' proprio vero, sarà il caldo e sarà la stanchezza ma non riesco a comprendere come il mio Partito, Italia dei Valori, il Partito delle Regole, possa ignorarle le Regole. Insomma, non possiamo pensare di dare lezioni di trasparenza e di etica politica agli altri se poi agiamo allo stesso modo! Ma dico io, è normale che a fronte di certi fatti (che farebbero di certo saltare dalla sedia il nostro "James Tonino Bond") qualcuno ha invece deciso di accontentarsi di un'autocertificazione?

Premetto, per chi non lo sapesse, che il mio rapporto nei confronti di Antonio Di Pietro e di Italia dei Valori discende dagli inizi ed oramai fa parte integrante della mia vita e della mia stessa famiglia, tant'é che mi definisco e con orgoglio uno della "vecchia guardia". Insomma, io tengo tantissimo al nostro Partito, perché lo considero come una creatura che ho visto nascere e per la quale continuerò a battermi affinché, pur tra le comprensibili difficoltà, possa crescere in modo sano. Dobbiamo noi tutti impegnarci affinché IDV possa affermarsi sempre di più quale unico, concreto, strumento politico degli Italiani per giungere quanto prima all'alternativa di governo e finalmente rassegnare al giudizio della storia questa farsesca ed allo stesso tempo drammatica "era del biscione".

Proprio per le superiori premesse non posso quindi restare impassibile e silente dinnanzi agli "assalti alla diligenza" perpetrati ai danni del nostro partito ed in modo particolare a quanto accaduto in provincia di Catania.
Se è consentito ad un Dirigente Regionale di un Sindacato portare al Congresso Provinciale di Italia dei Valori le proprie “truppe cammellate”, organizzarle e dirigerle (a mò di sfida) con appuntata alla camicia il distintivo del proprio sindacato e non già quella del gabbiano; se è consentito tesserare gente che non gliene frega niente di stare in questo o in quel partito ma crede di poter ricevere vantaggi per i propri interessi di lavoro o altro e che viene al nostro Congresso Provinciale solo per votare e vociosamente minacciare gli "iscritti veri" che vogliono fare il proprio intervento. Insomma, se è consentito tutto ciò, io e quanti altri la pensano allo stesso modo nella provincia di Catania non intendiamo restare in silenzio e continueremmo a batterci con tutte le nostre forze affinché Italia dei Valori rimanga il partito che noi tutti vogliamo.

In quanto ai mal di pancia essi si possono facilmente curare ma altre patologie non sono altrettanto facilmente debellabili. Ad esempio, l'accecamento politico (giunto ad una fase avanzata) tale da far perdere anche la dovuta prudenza che un buon aspirante dirigente politico e prima ancora un legale, dovrebbe conoscere ed attuare e mi riferisco al neo eletto Coordinatore Provinciale di IDV. L'aver egli reso pubblica una missiva che il sottoscritto aveva invece inteso quale comunicazione interna del nostro partito, e ancor di più, l'averla pubblicata con la relativa risposta dell'On. Ivan Rota, rappresenta un atto di gratuita spavalderia, più che un’azzeccata mossa politica. Se il suo intento ero quello di determinare una qualche mia reazione, essa, al contrario, non ci sarà. O, almeno, non ci sarà nei termini immaginati. Ad esempio, non pubblicherò certamente il contenuto del successivo scambio di missive avuto con l'On. Rota e con altri dirigenti IDV. La mia è una questione di rispetto delle regole e lo è proprio perché faccio parte di un partito che fonda il suo stesso motivo di esistere sul rispetto delle regole.
Ecco perché ritengo che la questione tesseramento e le modalità di svolgimento del Congresso Provinciale siano questioni talmente delicate, gravi e rilevanti che debbano essere affrontate -nel merito- e al più presto ma nelle opportune sedi del partito e non di certo sul web. Soltanto dopo aver percorso in tutto e per tutto la vie delle regole, mi riterrò libero di pensare ad altre possibili soluzioni. Intanto ribadisco la mia scelta, di non partecipare alle riunioni del Coordinamento Provinciale di Italia dei Valori sino a quando non sarà fatta chiarezza sulle questioni sollevate.

Infine, lancio un accorato appello al mio Presidente, Antonio Di Pietro, affinché sapendo che al congresso provinciale IDV di Catania è stato inferto un durissimo colpo alle speranze per un partito che deve essere diverso dagli altri, egli intervenga tempestivamente al fine di tutelare IDV ed il suo futuro.
FUORI I PROCI DA ITACA!!!